LE RADICI GEOLOGICHE DEL PORFIDO DEL TRENTINO

Il porfido trentino ha origine da antiche eruzioni vulcaniche che si sono verificate nella zona delle Dolomiti durante il periodo geologico del Permiano, circa 280 milioni di anni fa. Queste eruzioni hanno rilasciato magma ricco di minerali, tra cui feldspato, quarzo e mica, che costituiscono gli elementi principali del porfido.

Il magma, una volta emesso, si è raffreddato lentamente in profondità, permettendo la cristallizzazione dei minerali e la formazione di grandi cristalli visibili ad occhio nudo. Questa lenta cristallizzazione ha contribuito a conferire al porfido la sua struttura granulare distintiva e la sua resistenza.

Con il passare del tempo, il movimento delle placche tettoniche ha causato sollevamenti e pieghe nella crosta terrestre, dando luogo alla formazione delle Dolomiti. Durante questo processo, il porfido è stato sollevato in superficie e sottoposto a fenomeni di erosione che hanno gradualmente levigato la sua superficie.

1. STRATIFICAZIONE

dovuta alle fessurazioni che si formano a seguito delle contrazioni del magma in fase di raffreddamento. L’attività estrattiva è possibile proprio grazie a questa naturale suddivisione in lastre.

2. DUREZZA

legata alla composizione mineralogica e in particolare all’alto contenuto di silice (70% del peso totale). È una delle proprietà più apprezzate del porfido fin dall’antichità.

3. RUGOSITÀ SUPERFICIALE

è la traccia del movimento della lava impressa sulla roccia. Questa proprietà naturale conferisce un buon attrito alle pavimentazioni in porfido.

4. COMPONENTE VETROSA

dovuta al rapido raffreddamento del magma. Consente di lavorare il porfido con tecniche simili a quelle usate per il taglio del vetro.

5. NUANCES

I diversi colori del porfido (ruggine, viola, grigio) sono dovuti alla composizione mineralogica e all’azione dei fluidi che attraversavano il magma in fase di raffreddamento.

LA LAVORAZIONE DEL PORFIDO

DOCUMENTARI E APPROFONDIMENTI